Non riusciamo proprio a capacitarci di come sia possibile fare gli imprenditori alla Fiat o meglio come possa ancora il sistema accettare una certa filosofia.
Il buon Marchionne e tutti gli azionisti a lodarsi e contare i soldi derivanti dai profitti di una società risanata. Ma di che risanamento stiamo parlando se torniamo a parlare di cassa integrazione. Ma che razza di politica industriale Marky & C. hanno hanno adottato se si alternano periodi di straordinario a periodi di cassa integrazione. Come al solito quando si incassa i soldi li prende il privato, quando si perde li caccia la collettività. Non bastassero gli incentivi, cioè soldi pubblici per favorire un mercato profondamente in crisi.
Troviamo che fare imprenditoria, incassando i profitti nel momento buono e ribaltando sul pubblico le perdite quando è nera, sia un vero scandalo.
Veniamo poi alla chiusura degli stabilimenti italiani.Non è forse il momento di far valere ai signori del Lingotto il fatto che Fiat detiene nel mercato interno il 30% di quota.Come faranno gli italiani senza stipendio a comprare le 500 costruite in Polonia.
FIAT rifletti, così non puoi continuare.
Lucio Molinari
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