Mons. Mariano Crociata ha illustrato le linee di operatività del fondo creato dalla CEI per un importo pari a 30.000.000,00 di euro. L’ABI attraverso le banche principali si è impegnata a decuplicare il fondo sino ad un ammontare complessivo di 300.000.000,00  di euro una cifra molto considerevole.

Beneficiari del prestito saranno le famiglie, senza reddito a causa della crisi, con almeno tre figli. Verranno erogati 500 euro mensili per un anno destinati ai bisogni primari; si calcola che sono almeno 30.000 i nuclei interessati da tale iniziativa. Presso la Caritas ed i patronati ACLI potranno essere verificati l’idoneità dei parametri ( solo coppie sposate anche con rito non cattolico ma non divorziate) per adire al fondo.

Plaudiamo questa iniziativa; il nostro compito tuttavia , come società di mutuo soccorso  attiva con i nuclei famigliari a reddito fisso, salario o pensione, è quello di trovare soluzioni e sostegno a chi ha reddito ma non sufficiente a sopravvivere; pensiamo alle famiglie anche meno numerose dove i salari sono decurtati dalla cassa integrazione; pensiamo alle famiglie che si sono progressivamente indebitate e oggi non sono in grado di pagare i debiti. Verso di loro cerchiamo ogni giorno di portare le nostre poche conoscenze per reperire nuove e più vantaggiose risorse oppure per riordinare un debito troppo complesso per essere affrontato da soli. La Mutua del Lavoro e delle Famiglie è questo : un centro di ascolto permanente, un tavolo di lavoro sempre aperto per trovare soluzioni a chi ormai è venuta meno ogni speranza.

Anche noi vogliamo sollecitare le Banche a farsi carico non delle sofferenze finanziarie che sempre accompagnano una situazione simile  ma delle soluzioni che consentano ai loro utenti di oggi di poter pagare i debiti di ieri ed essere i buoni utenti di domani. Siamo convinti che riusciremo a portare a compimento il nostro progetto.

 

Lucio Molinari