Non si contano le situazioni famigliari ormai al collasso finanziario; è vero che la crisi rallenta; la ripresa si avvicina; ma per le famiglie italiane alle prese con i vecchi debiti, fatti nel periodo delle vacche grasse, è sempre buio pesto.
La difficoltà nel far quadrare i conti è immensa e per molte famiglie, alle quali il credito è obbligatoriamente inibito per gli impegni pregressi, non sembra esserci soluzione.
Abbiamo la convinzione che solo una procedura che parta dal congelamento temporaneo dei debiti possa, in qualche modo, dare il tempo alle famiglie per approntare ,con l’aiuto di associazioni ed enti ,gli strumenti adeguati per ripartire.
Una situazione debitoria dove le uscite finanziarie superino le entrate, soprattutto se derivanti da lavoro subordinato o pensione,può essere risolta solo congelando e poi dilazionando nel lunghissimo periodo tali impegni. I debiti vanno pagati, non potendo pensare che tutto finisca in sofferenza bancaria; tuttavia il pagamento deve essere compatibile con la sopravvivenza. Il legislatore sul tema è latitante; il mondo del credito diffidente. Solo con una visione di lungo periodo garantiremo da una parte il rientro a chi deve prendere i soldi e dall’altra la sopravvivenza a chi invece quei soldi li deve pagare.
Stiamo lavorando, pur nel vuoto legislativo, a questo progetto.
Tutti i suggerimenti sono graditi. 800-92.88.35
Lucio Molinari
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