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Troppe famiglie hanno accumulato un debito mensile finanziario( quello per la macchina, l’arredamento, le carte di credito, altri beni di consumo, il mutuo della casa) che supera le entrate. Ciò ovviamente non è sostenibile nè da parte delle famiglie a cui non si può chiedere di non mangiare per pagare i finanziamenti nè da parte delle banche che se non vedono rimoborsati i prestiti erogati crollerebbero.


Leggiamo offerte che pubblicizzano un prodotto denominato consolidamento del debito; noi diffidiamo non perchè lo strumento sia sbagliato, anzi riteniamo sia l’unico;pensiamo che se il consolidamento è l’imprescindibile strumento di bonifica della situazione famigliare deve avere carattere straordinario; occorre un confronto tra famiglie e mondo del credito ipotizzando norme ed interventi governativi che da una parte impediscano il ricostituirsi di queste situazioni dall’altra mettano in campo risorse, per dar modo alle banche di poter allungare i tempi di rientro, potendo applicare interessi compatibili alla situazione di crisi.
Le associazioni delle famiglie devono essere parte attiva ed informata al tavolo istituzionale.
Lucio Molinari