MLF
Mutua del lavoro e delle famiglie
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Sommario
1-Definizione della Mutua del lavoro e delle Famiglie
2-Brevi cenni di storia
3-Finalità
4-Come usufruire dei servizi della Mutua del Lavoro e delle Famiglie
5-La divulgazione del messaggio
6-La figura dell’Assistente Territoriale
7-Mansioni
8-L’apertura della delegazione
9-Contenuti economici della delegazione
10-Descrizione degli allegati
1-Definizione della Mutua del Lavoro e delle Famiglie.
La Mutua del Lavoro e delle Famiglie, in sigla MLF, è una società di Mutuo Soccorso.
Le società di Mutuo Soccorso sono associazioni senza scopo di lucro, all’interno delle quali gli
iscritti ricevono, secondo lo Statuto interno beni, servizi, assistenza e sovvenzioni a condizioni
particolarmente agevolate.
Il carattere no profit delle società di Mutuo Soccorso e quindi l’operatività lontana da qualsiasi
forma di profitto d’impresa consente la ricaduta sugli iscritti e sostenitori di tutti i benefit conseguiti
dalla mutua stessa.
L’ambito di azione della Mutua del Lavoro e delle Famiglie è quello
socio-economico-amministrativo
con esclusione delle prestazioni sanitarie o somministrazione alimentare.
La MLF eroga i servizi ad iscritti e sostenitori attraverso l’opera di tre WEB consultori:
a)finanziario, operante nell’accesso agevolato al credito bancario se richiesto da famiglie e privati
b)legale, competente su tutte le materie legali con attività specifica nella composizione
stragiudiziale del contenzioso derivante da sovra-indebitamento
c)solidale, attivo attraverso la gestione di due fondi
-il fondo di disoccupazione, che eroga sovvenzioni sino alla concorrenza di 2.500,00 euro in caso
di perdita involontaria del lavoro*
-il fondo di microcredito, che concede prestiti senza interessi sino alla concorrenza di 1.000,00 euro
annui in caso di comprovato bisogno e con vincolo di destinazione delle somme al pagamento di
utenze e consumi alimentari primari.*
L’iscritto può accedere alle sovvenzioni esclusivamente dopo tre anni di contribuzione volontaria
alla MLF .
2-Brevi cenni di storia
La MLF appartiene al gruppo delle Mutue di Soccorso nate a metà dell’800 per portare aiuto ai
lavoratori, soprattutto edili e marittimi, privi di salario a causa di un impedimento fisico, che non
consentiva l’attività lavorativa. Gli associati potevano attingere al fondo solidale al fine di poter
provvedere ai bisogni primari.
Una seconda caratteristica delle Mutue di Soccorso, era l’insegnamento per contrastare
l’analfabetismo dilagante alla fine del XIX secolo.
MLF offre rivedute e corrette le stesse cose, assistendo le persone nel momento del bisogno
amministrativo ed informando gli associati su materie particolarmente delicate e sconosciute
come il credito. Materie che in quanto difficili espongono utenti e consumatori a malversazioni.
3-Finalità.
MLF è una associazione che utilizza la forza del gruppo per ottenere dal mercato, soprattutto
creditizio, condizioni vantaggiose.
L’associazione, attraverso l’opera dei tre WEB consultori, finanziario, legale e solidale, rappresenta
per l’associato un riferimento indispensabile per operare scelte consapevoli.
MLF mediante la contribuzione degli associati potrà raccogliere le risorse necessarie alla
concessione di quelle forme di solidarietà sociale verso i soci bisognosi che sono la caratteristica
da sempre delle Mutue di Soccorso.
4- Come usufruire dei servizi della MLF
I servizi sono RISERVATI ai soci.
Per dare tuttavia la possibilità a tutti di avvicinarsi alla Mutua, conoscerla, condividere gli intenti e
soprattutto verificarne l’utilità, i consultori finanziario e legale sono aperti a chiunque volesse
richiedere un consiglio o comunque presentare domande. I richiedenti potranno valutare dopo la
risposta se associarsi.
Il consultorio solidale, proprio per la caratteristica di erogare sovvenzioni a chi ha contribuito alla
mutua per tre anni, è accessibile esclusivamente agli associati.
Per associarsi è sufficiente compilare la domanda di associazione ( allegato a) sottoscrivere il
modello relativo alle modalità di pagamento delle quote ( allegato b allegato c), sottoscrivere il
consenso alla trattazione dei dati personali (allegato d). MLF invierà comunicazione di ammissione
consentendo l’accesso a tutti i servizi.
Il pagamento delle quote mensili associative può essere interrotto in qualsiasi momento.
La quota associativa è di 9,90 euro mensili. In alcuni casi legati alla gestione del
sovraindebitamento, può essere richiesto, per non gravare sugli altri soci un contributo straordinario
una tantum pari a 118,00.
Non esistono penali di sorta in caso di dissociazione.
6-La divulgazione del messaggio.
Sarebbe facile far crescere dal punto di vista numerico una associazione con queste finalità
semplicemente rendendola commerciale: uffici, impiegati, filiali e pubblicità. Poi però questi costi
che sono enormi sarebbero a carico degli associati che vedrebbero lievitare la quota di 9,90. Se
fosse poi il profitto a muovere l’associazione il fine non sarebbe più il miglioramento della qualità
della vita dei soci ma l’arricchimento dell’associazione stessa: un controsenso.
Per queste ragioni si è deciso di percorrere la strada più lunga e faticosa.
Raggiungere le persone una ad una, sul posto di lavoro, nei centri di ricreazione e studio, nelle
associazioni nate anche per fini diversi.
Si è deciso di affidare la comunicazione utilizzando ogni strumento tradizionale ( il volantino) o
tecnologico ( mail ed sms) e soprattutto la parola, a persone che prima di ogni cosa siano convinte
di ciò che fanno al punto da contribuire loro stesse all’accrescimento del patrimonio associativo
necessario per raggiungere gli scopi associativi.
7-La figura dell’Assistente Territoriale ( delegato di Zona).
Il fatto di svolgere un lavoro sociale non deve comunque far pensare ad un non lavoro o a qualcosa
più simile al volontariato.
In realtà l’Assistente Territoriale , detto anche AT, svolge un compito remunerato ( vedi punto 9).
Per dare un volto all’AT si può dire che è una specie di medico condotto con la differenza che
invece di occuparsi di sanità interviene su questioni economiche- amministrative come il credito, il
debito ed il disagio sociale ad essi correlato. Non sono patologie mediche ma producono effetti
molto simili.
8- L’Apertura della Delegazione. Mansioni dell’AT
Come detto al punto 6, l’associazione non si può permettere una struttura commerciale.
La Delegazione dovrà quindi nascere partendo dalla figura dell’AT che dovrà promuovere una serie
di iniziative secondo lo schema seguente:
a)contatto di enti e associazioni presenti sul territorio / richiesta di domiciliazione
b)attivazione dei canali di conoscenza
c)distribuzione di materiale informativo presso esercizi commerciali, centri ricreativi, aree
condominiali, luoghi di culto
d)invio di messaggi e di mail.
L’attività innescherà una sperimentata catena di diffusione del messaggio che produrrà contatti e
richieste all’origine della domanda associativa.
L’attività non potrà essere sporadia ma organizzata, costante e ripetuta.
Obiettivi annuali:
250 nuovi associati
l’apertura di almeno un centro di ascolto in Ente ospitante.
9- I Contenuti economici
L’AT è un lavoro e che lavoro!
La fase iniziale richiede determinazione, convinzione e dedizione.
Come detto al punto precedente l’obiettivo è il raggiungimento di 250 nuovi associati e l’apertura di
un centro di ascolto.
L’associazione eroga il primo anno su tutti i nuovi associati un contributo di assistenza mensile pari
a 4 euro. Pertanto 250 associati consentiranno l’incasso di 12.000,00 annui come contributo di
assistenza.
Ogni operazione svolta dall’associazione nell’interessa dell’associato genera comunque degli agi,
erogati di volta in volta dai soggetti fornitori materiali della prestazione, ad esempio di un
finanziamento. Per facilitare la comprensione abbiamo fissato nell’1% l’agio medio destinato all’AT
relativamente al valore della prestazione erogata all’associato; tenendo conto che il volume di
prestazioni riferibile a 250 associati e pari a circa 3.000.000,00 di euro la quota di competenza
dell’AT sarà pari a 30.000,00.
Dal punto di vista fiscale occorre precisare che l’associazione eroga questi fondi direttamente all’AT
come fondi di assistenza alla delegazione.
Sarà l’AT stesso ad inquadrare quanto percepito secondo modalità che possono essere differenti tra
loro e possono prevedere l’emissione di fatture con IVA ( causale servizi di assistenza )oppure il
rilascio di una semplice attestazione di rimborso spese assistenza associati, ricordando che sino alla
concorrenza di 5.000,00 è possibile NON aprire la partita IVA ed avvalersi di certificazione con
ritenuta di acconto al 20%.
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